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Dopo la sua scarcerazione, Wilde affidò il manoscritto dell'opera, col titolo latino Epistola: In Carcere et Vinculis (traduzione letterale: epistola: in carcere e in catene), a Robert Ross - un altro ex amante, leale amico e rivale di "Bosie" - pregandolo di farne due copie, una delle quali avrebbe dovuto essere spedita a Douglas. Ross pubblicò il testo nel 1905, cinque anni dopo la morte di Wilde, col titolo De Profundis, ma incompleto. Il testo fu censurato da Ross, che espunse qualsiasi elemento autobiografico, o allusioni alla famiglia Queensberry. Una nuova versione, leggermente accresciuta, uscì nel 1908, assieme a due lettere scritte dall'ex detenuto Wilde all'editore del giornale "Daily Chronicle". Intanto, Ross aveva donato al British Museum il manoscritto del De Profundis, ma alla condizione che il testo integrale non sarebbe stato reso noto prima del 1960.